Il Centro Nazionale Sangue ha dichiarato il 19 Novembre 2020, a seguito del monitoraggio periodico, che nelle banche del sangue dei sistemi regionali italiani erano disponibili 4.315 subunità di plasma iperimmune proveniente da 5.347 donatori guariti dal Covid-19.
Di queste sub-unità 1.279 hanno un titolo di anticorpi neutralizzanti uguale o superiore a 1:160. Complessivamente in Italia sono state prodotte 8.049 subunità di plasma iperimmune e ne sono state trasfuse 3.255.
Il sistema trasfusionale italiano è impegnato nello studio clinico nazionale denominato “Tsunami”, così come in due progetti europei sul plasma iperimmune: Support-E e Esi.
Support-E ha come obiettivo la valutazione, basata su evidenze scientifiche, delle terapie a base di plasma da Convalescente COVID-19 (CCP) e il raggiungimento di una armonizzazione fra tutti gli Stati Membri sull’utilizzo clinico più appropriato, anche attraverso l’uso di un database europeo.
Sul sito si legge che: “Ad oggi, nessun trattamento antivirale specifico si è dimostrato efficiente e non è ancora disponibile alcun vaccino. Le opzioni terapeutiche per il Covid-19 si concentrano principalmente sull’assistenza di supporto, ad esempio l’ossigenazione, la ventilazione meccanica e la gestione dei fluidi e il trattamento delle infezioni secondarie. C’è quindi bisogno di nuove strategie curative che siano preferibilmente già state utilizzate nella pratica clinica e che siano ampiamente disponibili e scalabili. Sulla base delle esperienze cliniche di epidemie precedenti, l’uso di plasma convalescente donato da pazienti Covid-19 può fornire una soluzione terapeutica.”
I partners italiani di questo progetto sono:
- IRCCS il Policlinico San Matteo di Pavia,
- l’ASTT Ospedale Carlo Poma di Mantova,
- l’Istituto Superiore di Sanità – Centro Nazionale Sangue.
Nell’ambito del progetto Esi (Emergency Support Instrument) sono stati stanziati dei fondi per supportare la raccolta di plasma da pazienti convalescenti da Covid-19 da parte di Servizi Trasfusionali e dalle Associazioni di donatori. Più precisamente il 31 luglio la Commissione europea aveva invitato più di 200 servizi di raccolta del sangue provenienti da tutta l’Unione Europea a richiedere finanziamenti per l’acquisto di apparecchiature per la plasmaferesi, che sono i macchinari necessari a raccogliere e trattare il plasma da pazienti convalescenti dal Covid-19. L’obiettivo di Luglio era aumentare la capacità di raccogliere il plasma dei pazienti convalescenti per creare delle scorte in caso di futuri picchi o ondate della pandemia. E’ stato stanziato un budget di 40 milioni di euro, con sovvenzioni ai servizi pubblici e non governativi di raccolta del sangue autorizzati a raccogliere il plasma.
Fonte: Centro Nazionale Sangue
Fonte: Emergency Support Instrument dell’Unione Europea
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